Patrizia Prestipino “il quore nel palazzo”

Recensione di Antonio Pileggi

In poco più di cento pagine, con una prosa gradevolmente asciutta ed efficace  come le pennellate di colore degli impressionisti  e con un accorato e diffuso senso dell’etica pubblica, Patrizia Prestipino ha tratteggiato i percorsi dei sentimenti di una donna, di un uomo e di una comunità attraverso i temi più importanti del nostro tempo: la bellezza e l’influenza  del paesaggio sull’umano sentire: l’inquinamento ambientale; i metodi e gli effetti dell’inquinamento delinquenziale nella politica; l’impegno politico considerato un “viaggio” e una “avventura” per   “fare, senza deludere” con “la voglia di cambiare le cose da cambiare”; la cooperazione fra i popoli; l’integrazione degli immigrati; l’importanza ed il valore del sistema scolastico; la solidarietà senza confini  verso il singolo e nei confronti di intere comunità; l’amore vero per il mondo degli animali, dalla parte degli animali; la filosofia e il valore della spontaneità dei bambini; i legami affettivi che si allargano dalla famiglia alla comunità.

Il libro è improntato all’ottimismo ed è  dedicato a Valerio e a Giulia “ovunque esistano”.

Qui si intravede la consapevolezza dell’utopia che, però,  è il vero motore della storia. L’utopia resterebbe collocata  nel limbo delle aspirazione degli umani se ogni tanto alcuni di essi non avessero quella che la protagonista del romanzo chiama “la voglia di cambiare le cose da cambiare” .  Come non considerare utopia  la visione della politica innanzi a quello che va accadendo in Italia e nel mondo?  Troppo spesso dobbiamo addirittura constatare e stiamo constatando che nel mondo della politica  l’orologio della storia sembra cammini all’indietro.  E  con la recente crisi economica mondiale celebrata nei e dai templi  del “Dio denaro”, tornano di attualità i versi del poeta del secolo scorso quando  ci ricordava che   “i mulini dell’eternità macinano senza fine i fogli dell’illusione”.

Utopie? Il sogno di Martin Luther King era utopia? Così pensavamo in molti.

Ma  il  4 novembre 2008  c’è  stata la elezione di Obama e la sua lezione sul cambiamento.

Questo 2008 è anche l’anno in cui presso la sede dell’UNESCO a Parigi  è stato  lanciato ufficialmente l’Anno Internazionale del Pianeta Terra.

Nel 2008 si sta svolgendo  l’Anno europeo del dialogo interculturale per favorire, all’insegna dello slogan “Insieme nella diversità”,  la riflessione sui temi dei vantaggi della diversità culturale.

Il  libro della Prestipino, che è alla sua prima opera letteraria, è stato pubblicato nella primavera del 2008.

Tutte coincidenze, ma è bello poter registrare, in questo contesto di cambiamento nella politica, l’atto di nascita di un libro che mette “il quore nel palazzo”.

Roma 8 Novembre 2008

Antonio Pileggi

Presidente di Okeanos